Il Piano “Scuola 4.0” con l’azione “Next Generation Classrooms” mira a trasformare oltre 100.000 aule in ambienti di apprendimento innovativi e all’avanguardia. Le scuole del primo e del secondo ciclo saranno coinvolte nella progettazione e realizzazione di spazi fisici e digitali integrati (on-life), che incorporano nuovi arredi, attrezzature e metodologie pedagogiche avanzate, secondo i principi delineati dai quadri di riferimento nazionali ed europei. Questo processo di trasformazione deve essere accompagnato da un cambiamento delle metodologie e delle tecniche di apprendimento e insegnamento per essere realmente efficace.
La ricerca sugli ambienti di apprendimento innovativi.
La ricerca pedagogica ed educativa ha dimostrato l’importanza degli spazi fisici nel processo di apprendimento. Studi recenti a livello internazionale si sono concentrati su:
- Preparazione per la transizione: Analisi dei processi necessari per preparare l’adozione di nuovi spazi.
- Pratiche didattiche innovative: Esplorazione di pratiche come l’apprendimento attivo e collaborativo che possono essere abilitate dai nuovi ambienti.
- Culture organizzative e leadership: Importanza della cultura e della leadership scolastica per un utilizzo efficace degli spazi innovativi.
- Design degli spazi e arredi: Studio del design ottimale degli ambienti e degli arredi per facilitare l’apprendimento.
- Tecnologie abilitanti: Identificazione delle tecnologie più efficaci per supportare gli ambienti di apprendimento.
- Relazioni tra spazio interno ed esterno: Studio delle interazioni tra ambienti fisici e digitali e tra spazi interni ed esterni.
Denominazioni e definizioni.
Vari termini sono stati usati nella ricerca per descrivere questi nuovi spazi, tra cui ambienti moderni di apprendimento, ambienti di apprendimento misti, classi del futuro e ambienti aumentati dalla tecnologia. Le Conclusioni del Consiglio europeo sull’istruzione digitale del 2020 sottolineano l’importanza di utilizzare la ricerca per promuovere soluzioni pedagogiche innovative e supportare la definizione e l’attuazione delle politiche educative, facendo riferimento ai risultati delle pubblicazioni e degli studi realizzati da Stati membri e organizzazioni internazionali come l’OCSE, l’UNESCO e il Consiglio d’Europa.
IN ALLEGATO TUTTI GLI ATTI RELATIVI AL PROGETTO IN OGGETTO
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