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      Scritto da ALESSANDRO MESSINA VA ITIS  15/04/2011
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    Conseguenze libiche

    Una delle questioni che si sentono ogni giorno in TV è quella relativamente alla Libia, paese di Gheddafi che sta attraversando un momento non facile. Ma quali sono le conseguenze che tutto ciò sta causando nel nostro mercato delle valute?
    Il franco svizzero ha beneficiato maggiormente di questi disordini, in quanto i trader scommettono che le tensioni libiche potrebbero infiammare ulteriormente un già provato Medio Oriente.
     Il dollaro ha risposto alle parole del capo di stato libico, il colonnello Muammar Gheddafi, che ha promesso di reprimere i manifestanti, oltre che di rimanere al potere, il che ha  fatto volare la valuta USA .
     L’euro ha continuato ad essere sotto pressione dalle preoccupazioni per la crisi del debito della zona euro, scendendo a quota 108.45 contro lo yen, il livello più debole nei confronti della valuta nipponica dallo scorso 1 ° dicembre.
    La valuta americana è scesa rispetto allo yen, continuando ancora l’influenza dell’avversione al rischio. Ma il dollaro USA ha guadagnato contro il dollaro della Nuova Zelanda.

    Gli investitori hanno visto che le manifestazioni pro-democrazia, diffuse in Medio Oriente dopo la rivoluzione d’Egitto, e la ricaduta sul mercato potrebbero diventare ancora più pronunciate nei giorni e nelle settimane a venire. Gli operatori di mercato sono sempre più preoccupati dalle notizie delle violenze in Libia, con Gheddafi e il suo esercito che operano contro i manifestanti nella capitale Tripoli. Simili proteste ci sono anche nei paesi vicini, compreso lo Yemen, l’Iran e Bahrein, fermate con la violenza dalle forze di sicurezza governative.
    Quello che ora pesa è la preoccupazione di contagio ad altri paesi. Cosa succederà se questi disordini dovessero continuare a diffondersi da paese a paese?
    Effettivamente la situazione non è semplice, poiché l’influenza del greggio nelle nostre vite di tutti i giorni è tanta, basti pensare semplicemente alla benzina. Staremo a vedere cosa accadrà nel corso dei prossimi giorni, ma occhi sulla Libia.

    ALESSANDRO MESSINA VA ITIS

     


     
     

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