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Dalle ore 9.30 alle ore 11.30 - CLASSI PRIME TECNICO in Aula Magna V.le A.Moro
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
MECCANICA E AUTOMAZIONE
TRASPORTI E LOGISTICA
E’ GRADITA LA PRESENZA DEI GENITORI
SABATO 14 SETTEMBRE 2013
Dalle ore 8.30 alle ore 11.30 - CLASSI PRIME E SECONDE LICEO V.le A. Moro
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DA LUNEDI’ 16 SETTEMBRE 2013 TUTTE LE CLASSI DALLE 8.30 ALLE 12.30 NELLE RISPETTIVE SEDI
Saluto al nuovo Dirigente pubblicato il 06/09/2013
Nel corso del 1° Collegio dei Docenti di mercoledì 4 settembre 2013 è avvenuto in modo ufficiale l'insediamento del nuovo Dirigente Scolastico prof. Vincenzo Pappalardo e l'affettuoso saluto del Dirigente uscente prof. Giovanni Blanco. I docenti del M. Bartolo hanno così assistito al passaggio delle consegne ed accolto calorosamente il prof. Pappalardo originario di Bronte dove ha insegnato Storia e Filosofia al liceo classico "Ven. Ignazio Capizzi". Il nuovo Dirigente nel renderci partecipi di questa sua nuova opportunità professionale, nella prospettiva di garantire impegno e di lavorare in stretta sinergia con docenti e studenti, ha auspicato la creazione di un clima di lavoro sereno, costruttivo e condiviso nella consapevolezza della centralità dell'alunno, non trascurando l'aspetto deontologico della professione docente in quanto educatore nel rispondere alle aspettative degli studenti e delle famiglie, al fine di garantire una scuola efficiente e di alto livello. Dopo la presentazione dei nuovi docenti, il Dirigente ha dato ufficialmente inizio ai lavori dell'anno scolastico 2013/14 affrontando i vari punti all'ordine del giorno. Il dirigente scolastico Vincenzo Pappalardo, laureato in Filosofia, è nato a Bronte nel 1963, ha insegnato Storia e Filosofia nei Licei di Stato ed ha collaborato con la Cattedra di Storia del Cristianesimo dell'Università di Catania. Sulla città di Bronte, la sua storia e i suoi intellettuali, ha pubblicato, oltre a La Corte spirituale di Bronte – La vigilanza ecclesiastica sulle piaghe familiari nei secoli XVIII e XIX, (Rubettino, Messina, 1993), Nicola Spedalieri, Quaresimale (Bronte 1995), La Storia d'Irlanda del card. De Luca (in Siculorum Gymnasium, Catania 1995), Un destino feudale (in La Ducea di Bronte di A. Nelson Hood, Bronte 2005). Per Maimone Editore ha pubblicato Santi e demoni dell'Etna, in AA. VV., Il vulcano e l'uomo, Catania 1999. Nel 2009,sempre con Maimone Editore, ha pubblicato L’identità e la macchia - Il battesimo della coscienza civile a Bronte nel dibattito sulla strage del 1860 (pagg. 340, Catania, 2009, edizione fuori commercio). La classe docente e tutto il personale scolastico del M. Bartolo, nel dare il benvenuto al prof. Vincenzo Pappalardo, augurano che questa scuola possa continuare a crescere in spirito di collaborazione, in serenità ed in ricchezza culturale.
Buon anno scolastico!
Zombie - The Cranberries pubblicato il 04/09/2013
Zombie è una vecchia canzone dei The Cranberries, tratta dal loro secondo album No Need to Argue del 1994. Considerato il maggior successo del gruppo irlandese, ha raggiunto la Top 10 in 25 paesi e ha vinto MTV Europe Music Awards nella categoria canzone dell'anno. Fu composta da Dolores O'Riordan (la cantante del gruppo) nel 1993 durante il tour inglese della band irlandese in memoria di due ragazzi, Jonathan Ball e Tim Parry, rimasti uccisi in un attentato dell'IRA a Warrington in Inghilterra il 20 marzo 1993. Si tratta di una chiara denuncia della situazione di violenza in cui ancora versava l'Irlanda del Nord nel 1993. Nel testo richiama le vicende dell'Easter Rising del 1916. In realtà, come affermò la stessa Dolores O'Riordan "Zombie fu scritta nello stesso periodo della bomba di Warrington in Gran Bretagna. Non riguarda veramente l'Irlanda del Nord. Riguarda un bambino che è morto per colpa della situazione dell'Irlanda del Nord".
(EN) « When the violence causes silence We must be mistaken It's the same old theme since 1916 »
(IT) « Quando la violenza causa silenzio Stiamo per forza sbagliando È la stessa vecchia storia fin dal 1916 »
Nel testo è stato visto un riferimento con la canzone The Town I Loved So Well scritta nel 1973 dal musicista irlandese Phil Coulter e dedicata alla sua città, Derry, nell'Ulster, uno dei luoghi cardine del conflitto nordirlandese e sede della famigerata Bloody Sunday durante la quale 14 persone furono uccise dall'esercito britannico. Nel testo è presente un verso che cita tanks e guns, carri armati e pistole, come nella canzone dei Cranberries.
(EN) « With their tanks and their guns, oh my God, what have they done to the town I loved so well »
(IT) « Con i loro carri armati e i loro fucili, oh mio Dio, cosa hanno fatto alla città che amavo così tanto »
(Phil Coulter, The Town I Loved So Well)
(EN) « In your head they're stll fightin' With their tanks, and their bombs And their bombs, and their guns In your head In your head they are dying »
(IT) « Nella tua testa stanno combattendo Con i loro carri armati e le loro bombe E le loro bombe e i loro fucili Nella tua testa Nella tua testa stanno morendo »
La canzone di Coulter esprimerebbe sentimenti repubblicani, mentre Zombie esprimerebbe sentimenti contrari. In realtà Dolores O'Riordan, interpellata su quale valenza politica avrebbe la sua canzone in relazione al conflitto nordirlandese, ha detto di non aver mai pensato a questo, ma di aver scritto la canzone solo come reazione alla morte di un bambino in Inghilterra (a causa dell'attentato di Warrington) e di averla scritta di getto, in meno di 20 minuti.La canzone è dedicata principalmente alla disumanità della violenza e di come la violenza sia ormai parte integrante della realtà irlandese. Gli zombie sarebbero coloro che non vedono, ormai assuefatti come dei morti viventi, l'insensatezza della violenza senza fine capace di spezzare il cuore di un'altra madre. Divenuta il più importante successo dei Cranberries, Zombie è stata accostata spesso ad altre celebri canzoni contro la guerra e in particolare a quelle dedicate ai Troubles, come le due Sunday Bloody Sunday, la prima di John Lennon e la seconda degli irlandesi U2. Zombie è la prima canzone dal contenuto politico scritta da Dolores O'Riordan e anche musicalmente si discosta dalla precedente produzione del gruppo. La canzone è un aggressivo e arrabbiato pezzo grunge in cui la voce, solitamente dolce e solare della cantante, appare insolitamente dura, in linea con la crudezza del testo.
VIDEO
TESTO
TRADUZIONE
Another head hangs slowly Child is lowly taken And the violence caused such silence Who are we mistaken But you see it's not me It's not my family
In your head, in your head they are fighting With their tanks and their bombs And their bombs and their gungs In your head, in your head they are crying In your head, in your head Zombie, zombie, zombie What's in your head, in your head? Zombie, zombie, zombie
Another mother's breaking Child is taken over When violence causes silence We must be mistaken It's the same old theme since 1916
In your head, in your head they're still fighting With theyr tanks and their bombs And their bombs and their gungs In your head, in your head they are dying
Un'altra testa cade lentamente Un bambino è preso umilmente E la violenza causa un tale silenzio Con chi stiamo sbagliando Ma tu vedi: non sono io Non è la mia famiglia
Nella tua testa, nella tua testa, stanno combattendo Con i loro carri armati e le loro bombe E le loro bombe e le loro pistole Nella tua testa stanno piangendo Nella tua testa, nella tua testa Zombi, zombi, zombi Cosa c'è nella tua testa, nella tua testa? Zombi, zombi, zombi
Un'altra madre è stata colpita dalla tragedia: Un figlio è sopraffatto Quando la violenza causa silenzio Stiamo per forza sbagliando È la stessa vecchia storia fin dal 1916
Nella tua testa, nella tua testa combattono ancora Con i loro carri armati, e le loro bombe E le loro bombe e le loro pistole Nella tua testa, nella tua testa giacciono
OFFICIAL VIDEO
Il video di Zombie fu diretto da Samuel Bayer e prodotto da Doug Friedman e dalla H.S.I. Productions. Nel video, Dolores O'Riordan è completamente dipinta di una tinta dorata, circondata da bambini in una reminiscenza dell'immagine classica di San Sebastiano. Del video furono distribuite due versioni. Nell'originale le scene in cui compare Dolores O'Riordan travestita e interamente ricoperta d'oro e in cui la band suona, sono alternate a scene di vita quotidiana che richiamano l'occupazione militare britannica in un tipico quartiere dell'Ulster durante la crisi nordirlandese. In queste scene compiano soldati britannici armati che pattugliano le strade in tenuta da guerra. Una versione meno esplicita, senza le immagini dei militari, fu distribuita per i circuiti televisivi britannici. La versione originale, con le scene dei soldati britannici, è presente in alcune versioni del DVD Stars - The Best of 1992 - 2002 del 2002, ma non nella versione per il mercato britannico dove è stata inserita la versione censurata. Anche nella raccolta Gold - The Videos del 2008 è presente la versione censurata.
My head is a jungle pubblicato il 23/08/2013
C’è proprio il dj tedesco Wankelmut dietro il nuovo singolo di Emma Louise “My head is a jungle”. Il brano infatti è stato remixato e rilanciato sul mercato da Wankelmut di cui Asaf Avidan deve molto del suo successo per aver remixato l’ormai famosissima One Day/Reckoning Song. Il dj sembra trovarsi davvero a proprio agio che le atmosfere folk e le voci dalla timbrica particolare. Anche in questo caso infatti il produttore riesce a confezionare un vestito su misura per un brano che si muove leggero sui battiti della drum machine. I ritmi sono oltretutto abbastanza sostenuti e donano al pezzo una freschezza d’insieme davvero trascinante. Insomma un altro remix riuscitissimo per un dj che a questo punto sembra avere tutte le carte in regole per diventare il nuovo Re Mida della musica pop internazionale. Ne sanno qualcosa Asaf Avidan e Emma Louise…
VIDEO
Testo e traduzione
In a dark room we fight
Make up for our lost
I’ve been thinking, thinking bout you, bout us
And we’re moving, slow
Our hearts beat, so fast
I’ve been dreaming, dreaming about you, bout us
Hey, hey, hey, hey
My head is a jungle, jungle
My head is a jungle, jungle
You’re speaking, soft
To the pain in your eyes
I’ve feeling, feeling for you, my love
And our bodies, bout time
Our shadows will dance
I’ve been aching, aching for you, my love,
My head is a jungle, jungle
My head is a jungle, jungle
My head is a jungle, jungle
My head
My life is what the side, for the side never meant to be
Heard in the songs, heard in the songs
And I’m complicated, you don’t get me, I have trouble
Understanding myself, understanting myself
My life is what the side, for the side never meant to be
Heard in the songs, heard in the songs
Heard in the songs, heard in the songs
And I’m complicated, you don’t get me, I have trouble
Understanding myself, understanting myself
My head is a jungle, jungle
My head is a jungle, jungle
My head is a jungle, jungle
My head.
In una stanza buia lottiamo
rimediamo alle nostre perdite
stavo pensando, pensando a te, a noi
e ci stiamo muovendo, lentamente
i nostri cuori battono così veloci
stavo sognando, sognando di te, di noi
hey hey hey hey
la mia testa è una giungla, giungla
la mia testa è una giungla, giungla
tu stai parlando delicatamente
al dolore nei tuoi occhi
stavo sentendo, sentendo per te, mio amore
e i nostri corpi, nel tempo
le nostre ombre danzeranno
stavo soffrendo, soffrendo per te, mio amore
la mia testa è una giungla, giungla
la mia testa è una giungla, giungla
la mia testa è una giungla, giungla
la mia testa
La mia vita è stare da parte, in quella parte
che non è fatta per essere ascoltata nelle canzoni
e io sono complicato, tu non mi capisci,
ho dei problemi a capire me stesso
La mia vita è stare da parte, in quella parte
che non è fatta per essere ascoltata nelle canzoni
che non è fatta per essere ascoltata nelle canzoni
e io sono complicato, tu non mi capisci,
ho dei problemi a capire me stesso
la mia testa è una giungla, giungla
la mia testa è una giungla, giungla la mia testa è una giungla, giungla la mia testa
O, forse, preferite la versione originale... fate voi!
Somebody That I Used to Know pubblicato il 19/08/2013
Somebody That I Used to Know è un brano musicale del cantautore belga Gotye estratto come secondo singolo dal suo terzo album di inediti,Making Mirrors, e cantato in collaborazione con Kimbra. Il brano è stato scritto dallo stesso Gotye, a proposito delle proprie esperienze nei rapporti sentimentali. È stato pubblicato il 6 luglio 2011 per il mercato globale. Il brano è stato molto acclamato dalla critica musicale e ha riscosso un sorprendente successo in Australia, detenendo la prima posizione per otto settimane, divenendo la prima canzone australiana che ha passato più tempo al primo posto da Truly Madly Deeply dei Savage Garden nel 1997. Il singolo ha conquistato anche il mercato europeo, riscuotendo molto successo in Belgio, Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria e Italia dove è volato a 1° posto. In Polonia, ha mantenuto la prima posizione per 18 settimane, divenendo il più grande successo di sempre della Polskie Radio Program III. Ha avuto anche un grande successo negli Stati Uniti, dove è riuscito ad imporsi al numero uno, primo singolo di Gotye, e a rimanerci otto settimane consecutive. È il singolo più venduto di Gotye e Kimbra e la loro prima top position in Australia e Nuova Zelanda, che ha fatto in modo che anche i loro singoli e album precedenti si classificassero in Australia. Gotye ha ammesso di essersi ispirato alla ninna nanna di Luciano Silighini Galagnani, intitolata Milla piccolo cagnetto, rivolta al suo cane. Nel 2013 Gotye ammette di aver copiato la sua canzone di maggior successo Somebody That I Used to Know da "Seville" di Luiz Bonfá, uno dei più raffinati interpreti della bossa nova brasiliana. Accetta di girare agli eredi di Bonfà il 45% delle royalties provenienti da tale canzone.Il singolo è risultato essere il più venduto negli Stati Uniti del 2012, con oltre 6.713.000 copie vendute.A livello mondiale, invece, è arrivato al secondo posto con oltre 11,8 milioni di copie vendute diventando uno dei singoli più venduti di sempre. Con oltre 1.380.000 download digitali, è risultato il terzo singolo più venduto nel Regno Unito a livello digitale Nel video, il cantante Gotye canta nudo in una stanza che piano piano si colora. Durante il ritornello, anche il cantante viene dipinto, fino ad essere quasi indistinguibile dal muro. Poi appare Kimbra, colorata anche lei nel medesimo modo, che si avvicina a Gotye, ma che piano piano perde i colori del muro.
VIDEO
TESTO
Now and then I think of when we were together Like when you said you felt so happy you could die Told myself that you were right for me But felt so lonely in your company But that was love and it’s an ache I still remember
You can get addicted to a certain kind of sadness Like resignation to the end Always the end So when we found that we could not make sense Well you said that we would still be friends But I’ll admit that I was glad that it was over
But you didn’t have to cut me off Make out like it never happened And that we were nothing And I don’t even need your love But you treat me like a stranger And that feels so rough You didn’t have to stoop so low Have your friends collect your records And then change your number I guess that I don’t need that though Now you’re just somebody that I used to know
Now and then I think of all the times you screwed me over But had me believing it was always something that I’d done And I don’t wanna live that way Reading into every word you say You said that you could let it go And I wouldn’t catch you hung up on somebody that you used to know
But you didn’t have to cut me off Make out like it never happened And that we were nothing And I don’t even need your love But you treat me like a stranger And that feels so rough You didn’t have to stoop so low Have your friends collect your records And then change your number I guess that I don’t need that though Now you’re just somebody that I used to know
Somebody I used to know That I used to know
Somebody
TRADUZIONE
Ogni tanto penso a quando stavamo insieme Come quando hai detto di essere così felice che saresti potuta morire Ho detto a me stesso che eri giusta per me Ma mi sentivo così solo in tua compagnia Ma quello era amore ed è un dolore che ricordo ancora
Si può diventare dipendenti da alcuni tipi di tristezza Come la rassegnazione alla fine Sempre alla fine Perciò quando abbiamo capito che non avevamo un senso Beh, hai detto che saremmo potuti essere ancora amici Ma ammetterò che ero contento che fosse finita
Ma non dovevi tagliarmi fuori Far finta che non fosse mai successo E che non fossimo stati niente uno per l'altra Non mi serve neppure il tuo amore Ma tu mi tratti come un estraneo E sembra così sgarbato No, non dovevi abbassarti a tanto Hai mandato i tuoi amici a prendere le tue cose E hai anche cambiato numero Credo di non aver bisogno di questo, anche se Adesso sei solo qualcuno che un tempo conoscevo
Ogni tanto penso a tutte le volte che mi hai fregato Ma mi hai fatto credere che era sempre qualcosa che avevo fatto io Ma non voglio vivere in questo modo Leggendo tra le righe di ogni parola che dici Hai detto che avresti potuto lasciar perdere E non ti avrei beccato attaccato a qualcuno che un tempo conoscevi
Ma non dovevi tagliarmi fuori Far finta che non fosse mai successo E che non fossimo stsati niente uno per l'altra Non mi serve neppure il tuo amore Ma tu mi tratti come un estraneo E sembra così sgarbato No, non dovevi abbassarti a tanto Hai mandato i tuoi amici a prendere le tue cose E hai anche cambiato numero Credo di non aver bisogno di questo, anche se Adesso sei solo qualcuno che un tempo conoscevo
Qualcuno Un tempo conoscevo Che un tempo conoscevo
Qualcuno
Il 6 gennaio 2012 la band canadese Walk off the Earth ha pubblicato come singolo una cover del brano, accompagnata da un video su YouTube che mostra i cinque componenti della band eseguire la canzone suonando una sola chitarra simultaneamente. Il video ha ricevuto in meno di quattro mesi oltre 102 milioni di visualizzazioni. La band ha eseguito live il brano al The Ellen DeGeneres Show, sempre con l'utilizzo di una sola chitarra.
Nuovi Bandi FESR 2013 pubblicato il 13/08/2013
Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “M.BARTOLO” LICEO Scientifico – Liceo Scientifico Tecnologico – Liceo delle Scienze Umane ITIS (Meccanica, Meccatronica e Energia- Elettronica ed Elettrotecnica – Informatica e Telecomunicazioni) ITIS Serale (Meccanica, Meccatronica e Energia- Elettronica ed Elettrotecnica – Informatica e Telecomunicazioni) Viale A. Moro – 96018 Pachino (SR) – Tel.e fax 0931/020131 – 0931 020132 Via Fiume – 96018 Pachino (SR)- Tel. E fax 0931 846359 www.primopachino.it – Email sris01400g@istruzione.it – sris01400g@ec.it – C. F. 83002910897
Lavori di ristrutturazione "M. Bartolo" PON - FESR pubblicato il 12/08/2013
Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “M.BARTOLO” LICEO Scientifico – Liceo Scientifico Tecnologico – Liceo delle Scienze Umane ITIS (Meccanica, Meccatronica e Energia- Elettronica ed Elettrotecnica – Informatica e Telecomunicazioni) ITIS Serale (Meccanica, Meccatronica e Energia- Elettronica ed Elettrotecnica – Informatica e Telecomunicazioni) Viale A. Moro – 96018 Pachino (SR) – Tel.e fax 0931/020131 – 0931 020132 Via Fiume – 96018 Pachino (SR)- Tel. E fax 0931 846359 www.primopachino.it – Email sris01400g@istruzione.it – sris01400g@ec.it – C. F. 83002910897
ASSE II FESR Programmazione dei Fondi Strutturali europei 2007-2013 PON-FESR IT 16 1 PO 004 “Ambienti per l’apprendimento” - Asse II "Qualità degli ambienti scolastici", Obiettivo C "Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l’ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti."
I.T.I.S. diurno e serale (Elettronica ed Elettrotecnica - Meccanica, Meccatronica ed Energia )
I.T.I.S. Settore Tecnologico indirizzo Trasporti e Logistica (ex Nautico)
Liceo Scientifico - Liceo Classico Liceo delle Scienze Applicate - Liceo delle Scienze Umane - Serale